Un libro che non fu mai pubblicato. Una testimonianza inedita e controversa sul Cattolicesimo italiano del dopoguerra. Una prospettiva attuale sui valori dell’assistenza e della carità. È un documento fondamentale e intrigante l’ultima fatica di don Primo Mazzolari “La carità ha vinto la guerra”, scritto tra il 1956 e il 1957, e presentato online nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre in una nuova edizione critica pubblicata dalla EDB Bologna. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo in sinergia con l’Isacem (Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia) Paolo VI. Si tratta del ventiseiesimo volume della collana dei testi riveduti dalla Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, curato da Marta Margotti, intervenuta online insieme al direttore Isacem Paolo Trionfini e i professori Giorgio Vecchio e Donato Verrastro.

Attraverso l’apparato critico aggiornato con documenti inediti consultati negli archivi vaticani, e con un saggio introduttivo sintetico ma efficace, la curatrice ricostruisce ben più di un “giallo editoriale”. Il libro di Mazzolari è un’indagine su una parte della storia d’Italia e di un’epoca, quella degli anni Cinquanta, segnata da tensioni politiche-sociali nelle relazioni tra Stato e Chiesa sui grandi temi dell’assistenza pubblica. Rispetto a cui, in parte, anche il parroco di Bozzolo si ritrovò coinvolto, senza però rinunciare a esprimere il proprio pensiero nello spazio che gli fu concesso.

«È un “giallo” convincente quello raccontato e spiegato da Margotti», ha detto il professor Vecchio nell’inquadrare il libro sia all’interno dell’attività divulgativa della Fondazione sia nella biografia del sacerdote. «L’ultimo decennio di don Primo era caratterizzato da restrizioni disciplinari che limitarono la sua libertà di predicare e scrivere su temi sociali». La proposta di monsignor Ferdinando Baldelli di scrivere un libro sulla storia della Pontificia opera di assistenza (POA), con lo scopo di esaltarne l’operato, fu un’operazione sia di riscatto da parte di Mazzolari, dopo le condanne del Sant’Uffizio, sia come omaggio dell’istituto ecclesiastico a Papa Pacelli per i suoi 80 anni. Ma «tra pareri contrastanti interni alla Chiesa e un contesto storico-politico molto complesso, l’opera non venne più pubblicata fino al 1991, quando uscì con un titolo fuorviante “La carità del Papa”. Il titolo originale voluto dall’autore – ha affermato Vecchio – è molto più suggestivo. Non si tratta soltanto di esaltare l’opera caritativa della Chiesa, ma offrire una riflessione sulla misericordia e la carità». Chi prende in mano il libro, dunque, non avrà solo una «ricostruzione storica», ma anche pagine «che invitano a riflettere sulla forza della carità, nello stile mazzolariano, nelle quali si coglie una ricca sostanza».

Il volume è quindi un punto di approdo non solo rispetto alla sua vicenda editoriale, ma anche per fare luce su punti ancora oscuri della storia dell’assistenza delle Santa Sede e in Italia. «Il libro colma un vuoto storiografico importante e si inserisce sul crocevia delicato, tra convergenze e scontri, nei rapporti tra Stato e Chiesa nell’assistenza e welfare state negli anni del dopoguerra», ha spiegato il professor Verrastro. «L’edizione critica del testo di Mazzolari ci restituisce una riflessione teologica e una ricostruzione di quell’epoca segnata dalle critiche e controversie alla POA da parte della stampa di sinistra e di una parte della dirigenza della Dc».  La riedizione del testo con il nuovo titolo, infatti, punta a sottolineare «l’intenzione di Mazzolari di descrivere gli effetti della carità piuttosto che una sua mera celebrazione, rischiando così di farla percepire come qualcosa di strumentalizzato dal Papa». Scriveva Mazzolari che “lo Stato assiste, la Chiesa ama”. Soprattutto in un momento storico «in cui la POA aveva iniziato la sua fase calante e c’erano continue rinegoziazioni dentro e fuori le istituzioni cattoliche, la politica nazionale, le diocesi, le Acli».

Perché dunque la committenza si avvalse del prete cremonese? E quali furono le ragioni della sua mancata pubblicazione? «Evidentemente Baldelli o la Curia – ha sostenuto Margotti – si resero conto di divulgare un libro che, seppur con intenti elogiativi, sosteneva le stesse cose espresse dalle polemiche giornalistiche e politiche di quel periodo sulla pervasività dell’attività di POA, e ciò sarebbe stato compromettente». Quindi il manoscritto non fu mai reso pubblico «non per responsabilità del Sant’Uffizio, come accadde ai precedenti lavori di Mazzolari». Tuttavia, «l’analisi dei documenti ha rivelato un quadro più complesso, dalle implicazioni molto più ampie». E molto più grandi delle intenzioni del suo autore e della sua capacità critica.

“La carità ha vinto la guerra”, insomma, restituisce al pubblico l’immagine di un sacerdote leggermente diverso. L’opera, divisa in cinque parti, nelle intenzioni del committente «prevedeva di ricostruire la storia e l’attività della POA insieme ad alcune meditazioni sulla carità cristiana e la misericordia di Dio», ha detto Margotti. Il parroco bozzolese, dunque, al momento di scrivere il libro si trovò diviso tra due pressioni. Da un lato la necessità di assecondare «la visione di Baldelli dell’assistenza come monopolio della Chiesa cattolica» in quella «partita rilevante sul tema» con la politica di allora; dall’altra la sua personale sensibilità. E grazie ad approfondimenti e commenti, corredata da fonti per far emergere le utili comparazioni tra le diverse versioni dei manoscritti, è quindi possibile ricostruire la faticosa vicenda editoriale e la visione – seppur “contenuta” – della carità cristiana secondo Mazzolari.

Jacopo Orlo
Diocesidicremona.it



Martedì 11 novembre 2024, l’Ecole Francaise de Rome, organizza il convegno “Politiche, norme e istituzioni dell’assistenza cattolica: il caso della POA”.

Marta Margotti, curatrice del volume “La carità ha vinto la guerra” presenterà la vicenda del libro di Mazzolari sulla Poa.

Il convegno che si terrà presso la sala dei seminari dell’EFR (Roma, piazza Navona, 62), potrà essere seguito anche online.

Qui è possibile trovare le informazioni dettagliate:
https://www.efrome.it/la-recherche/seminaires/prochains-seminaires/politiche-norme-e-istituzioni-dell-assistenza-cattolica-il-caso-della-poa

Per seguire il seminario a distanza, è necessario scrivere a:
globalvat.anr@efrome.it