Agli amici della Fondazione Don Primo Mazzolari

Cari amici,

con questa newsletter vi raggiungo per augurare a ciascuno di voi buon Natale e un anno nuovo veramente tale, carico di quella serenità di cui tanto avvertiamo il bisogno dopo questo anno difficile.

Anche per la Fondazione don Primo Mazzolari quello da cui veniamo è stato un tempo molto impegnativo: anche noi siamo stati costretti, come tutti, a limitare al massimo gli eventi, gli incontri, l’accoglienza di ospiti. Pochissime le iniziative realizzate: solo due incontri on line, in occasione dell’anniversario della nascita di don Primo e della sua morte. L’estate, che ha permesso un po’ più di libertà, ha visto la realizzazione della seconda tre giorni mazzolariana, che ha risvegliato interesse ed entusiasmo, non solo a Bozzolo.

La Fondazione ha compiuto quarant’anni; sta ricordando in sordina questo anniversario, in attesa di poterlo celebrare meglio quando sarà terminato questo periodo di restrizioni: quarant’anni meritano ben più di un ricordo fugace. Intanto passano davanti agli occhi le tante persone che in questo periodo hanno lavorato perché la Fondazione diventasse ciò che è oggi: un’istituzione significativa per tenere viva la memoria del parroco di Bozzolo, punto di riferimento per tutti coloro che desiderano studiarne la vicenda e la testimonianza. La Fondazione infatti ha un patrimonio di oltre 35.000 documenti; in essa vi è la raccolta documentaria dei tanti eventi che in giro per l’Italia hanno fatto ricordare e rivivere la vicenda di Mazzolari e approfondito il suo pensiero. Questi quarant’anni hanno visto crescere la passione di tanti, a cominciare da coloro che con i loro ricordi stanno alimentando il lavoro dedicato alla causa di beatificazione di don Primo. È bello ricordarli tutti insieme: impossibile nominarli uno ad uno, tanti numerosi sono i volti che si affacciano. Uno tuttavia non può essere dimenticato: don Giuseppe Giussani, presidente della Fondazione dal 1992 al 2009 e che ci ha lasciato il l’11 dicembre dello scorso anno. A lui in particolare va la gratitudine di tutti, a cominciare da coloro che ne sono stati i più stretti collaboratori.

La sfida che la Fondazione ha davanti a sé è ora quella di avvicinare alla vicenda di don Mazzolari i giovani: sappiamo quanto sia difficile, ma siamo convinti che le nuove generazioni siano alla ricerca di quella autenticità e di quell’audacia che potrebbero riconoscere in don Primo.

Gli strumenti di cui la Fondazione dispone, particolarmente preziosi in questo tempo di pandemia e di restrizioni, sono il sito, che nei prossimi giorni verrà messo in linea completamente rinnovato, e la rivista Impegno. Vorremmo che la rivista potesse ampliare il numero dei suoi lettori. Per questo vi proponiamo di sottoscrivere un abbonamento. Ci sembra un modo per continuare a conoscere la testimonianza di don Primo e per dare consistenza alla rete di amici che sostengono la diffusione di essa.

Proponiamo dunque di rispondere a questa newsletter inviando l’indirizzo postale al quale ricevere il prossimo numero di Impegno; in allegato alla rivista sarà disponibile un bollettino per sottoscrivere l’abbonamento annuale (30€).

A nome del Consiglio di amministrazione della Fondazione e del suo Comitato Scientifico vi auguro buon Natale e un sereno anno nuovo.

Paola Bignardi