Sul finire del 1945 don Primo Mazzolari pubblicò, a sua firma, ma fingendo di essere «Mamma Speranza», nove lettere, ciascuna delle quali indirizzata a una figura sociale ben precisa: una mamma, una sposa, un partigiano, un prete, un giovane, un magistrato, un giornalista, un industriale e un vecchio. In ogni lettera «Mamma Speranza» – che si presentava come sorella della Fede e della Carità – si rivolgeva a persone che avevano sofferto durante la guerra appena conclusa, evocando i drammi vissuti da milioni di italiani: la perdita di una persona amata, la durezza della vita partigiana, l’emarginazione dovuta a precedenti simpatie fasciste, le delusioni del dopoguerra, l’incapacità di confrontarsi con i problemi pastorali nuovi. Incarnandosi nelle situazioni concrete di queste donne e di questi uomini, Mazzolari indagava sottilmente sugli interrogativi cruciali dell’esistenza di quel tempo, ponendo tuttavia sul tavolo questioni di più vasta portata: la necessità di reagire al dolore, di assumere responsabilità pubbliche, di sfuggire i nuovi conformismi, di cogliere l’essenza della propria vocazione.

Informazioni

Editore: EDB
Edizione critica a cura di: Giorgio Vecchio
Anno edizione: 2014
Pagine: 104
Prezzo: 9€ 5€ (sconto 45%)
EAN: 9788810108970