Venerdì 9 giugno ha preso avvio a Bozzolo la quarta edizione della “tre giorni mazzolariana”, consueto appuntamento di riflessione attorno ai grandi temi affrontati da don Primo Mazzolari durante il suo ministero nella parrocchia mantovana. Quest’anno l’associazione Isacco, che organizza l’evento con il patrocinio del Comune e della Parrocchia, insieme alla Fondazione don Primo Mazzolari e l’Istituto superiore di Scienze religiose San Francesco di Mantova, ha scelto come tema cardine l’avventura del mondo.

Ad aprire il ciclo di incontri e conferenze, oltre che di proiezioni e spettacoli teatrali e musicali in programma in questo intenso fine settimana, è stato il vescovo Antonio Napolioni, accompagnato dalla presidente di Fondazione Mazzolari Paola Bignardi e dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio.

«A conclusione dell’assemblea dei vescovi italiani – ha introdotto monsignor Napolioni – Papa Francesco ha fatto un discorso molto concreto citando don Primo, che metteva in guardia dai “preti soffocatori di vita”. «Che contrasto – ha osservato ancora riferendosi tanto ai sacerdoti quanto ai laici impegnati nelle comunità – quando la nostra vita  spegne la vita delle anime. Ci può essere un modo per essere Chiesa che spegne invece di accendere».

Dopo i saluti di Paola Bignardi e del sindaco Torchio, protagonisti del pomeriggio sono stati Bruno Tabacci, già sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e già presidente di Regione Lombardia, e Andrea Monda, giornalista e scrittore, direttore de L’Osservatore Romano dal 2018.

Tabacci ha voluto tracciare alcune linee guida per interpretare il pensiero di don Primo a partire da alcune letture del suo “Testamento” (che si può reperire dal sito di Fondazione Mazzolari). Anche in punto di morte il suo pensiero andava ai contadini e ai poveri della sua Bozzolo. Lui che aveva speso una vita nell’antifascismo e nella lotta alle diseguaglianze sociali.

Monda, invece, ha fatto del suo intervento una narrazione poetica di quanto la vita e gli scritti di don Primo hanno significato e significhino ancora oggi. La potenza della parola (passando anche attraverso Karl Rahner), la questione del laicato, il rapporto tra bellezza e poesia, il personalismo comunitario di Mounier, la formazione delle coscienze. Senza sottovalutare i punti di contatto tra Mazzolari e Papa Francesco, che più di una volta pare citarne anche non esplicitamente il pensiero e il giudizio. Entrambi provenienti dalla periferia del mondo. Entrambi spesso rivolti alla poesia. «Senza poesia non c’è fede. Senza poesia l’apostolato muore». Questo don Primo. «Le parole degli scrittori mi hanno aiutato ad approfondire il mio compito anche nel mio attuale ministero perché la parola letteraria è come una spina nel cuore». Così Papa Francesco lo scorso 27 maggio rivolgendosi a scrittori e artisti. Entrambi convinti antimilitaristi al punto da definire la guerra e in particolar modo quella atomica come «animo di Caino». «La sola risposta alla guerra è la fratellanza», diceva don Primo. A distanza di qualche decennio, papa Francesco scriverà l’enciclica Fratelli tutti.

Il pomeriggio si è concluso con la proiezione, presso la Casa della gioventù, del film di Ermanno Olmi su don Mazzolari (1967), la cui visione fu interdetta per molti anni dalla RAI a causa di alcune prese di posizione di don Primo contro il fascismo. In serata poi, in chiesa parrocchiale, il Masci di Cerese – Mantova 1 ha proposto un dialogo teatrale in parole e musica tra don Primo e Umberto Bellintoni.

Il pubblico sotto la loggia comunale
Andrea Monda
Lo spettacolo serale

Sabato 10 giugno, la manifestazione è ripresa con la Lectio Magistralis del teologo prof. Pierangelo Sequeri dal titolo L’umano alla prova. Una attenta platea ha potuto godere della profondità e dell’attualità delle argomentazioni di una delle voci più significative della teologia italiana e internazionale.

Di seguito, presso la chiesa di San Pietro, si è tenuto il concerto della grande orchestra Esagramma, nata su iniziativa dello stesso Sequeri, che riunisce ragazzi anche con difficoltà psico-fisiche, capaci di eseguire in modo straordinario la grande musica classica. Nel corso del concerto sono state eseguite musiche di Dvorak, Beethoven, Gershwin, Mahler. 

Domenica 10 giugno, ultima giornata dell’evento, si è aperta con la Santa Messa presieduta da don Bruno Bignami e concelebrata dal parroco don Luigi Pisani e dal vicario don Nicola Premoli. Don Bruno, nell’omelia della festa del Corpus Domini, ha ricordato l’iniziativa mazzolariana delle feste del grano e dell’uva.

Nel pomeriggio due incontri di particolare interesse.

Il primo con don Paolo Cugini che ha parlato della sua esperienza di chiesa quale missionario fidei donum in Brasile e quale parroco delle comunità che gli sono state affidate in diocesi di Bologna. Una narrazione coinvolgente e provocatoria.

Di seguito l’incontro con don Bruno Bignami e lo scrittore e saggista Eraldo Affinati moderato da Stefano Albertini.

Don Bignami ha focalizzato il suo intervento sul tema del primato della coscienza che ha portato Mazzolari, per primo, già nel 1941, a parlare di obiezione di coscienza. Argomento poi trattato diffusamente da don Milani.

Affinati, poi, partendo dalla figura e dal pensiero di don Milani a cui ha dedicato due libri, ha illustrato l’impegno nella scuola pubblica quale docente di italiano. All’essere insegnante, Affinati affianca l’esperienza delle scuole “Penny Wirton” da lui fondate con la moglie per l’insegnamento dell’italiano agli immigrati.


Si svolgerà nei giorni 9, 10 e 11 giungo 2023 la quarta edizione della “3 giorni mazzolariana”.

Alla sua quarta edizione, la Tre Giorni Mazzolariana di quest’anno porterà nel paese che ebbe per parroco la ‘tromba dello Spirito Santo in terra mantovana’ (Giovanni XXIII) una serie di eventi che utilizzando diversi linguaggi (cinema, musica, teatro e letteratura) esploreranno l’avventura del mondo di oggi e in particolare le tematiche più care a don Primo. Chi sono gli ultimi e i lontani di oggi? Quali sono le marginalità di cui la società e la chiesa dovrebbero farsi carico? Qual è il prezzo della guerra? E della pace? Cosa e come vale la pena insegnare?

L’edizione 2023 della Tre Giorni Mazzolariana parla del “travaglio delle coscienze” (Bignami) di coloro che si sentono chiamati in qualche modo ad agire di fronte alla tragicità dei nostri tempi. Condizioni inedite e sorprendenti sembrano porci di fronte a scelte non più procrastrinabili, che mettono radicalmente “l’umano alla prova” (Sequeri). Le testimonianze che si alterneranno nei tre giorni ispirati all’insegnamento di don Primo Mazzolari dimostrano ancora una volta che il suo pensiero è una “spina nel nostro fianco, un pensiero in movimento. Energia allo stato puro” (Affinati) da cui trarre ispirazione per affrontare il nostro tempo.

La quarta edizione della Tre Giorni Mazzolariana è organizzata dall’Associazione Isacco, in collaborazione con la Fondazione don Primo Mazzolari, l’ Istituto
Superiore di Scienze Religiose di Mantova, il Comune e la Parocchia di Bozzolo, la Fondazione Comunità Mantovana.

Interverranno fra gli altri:

Eraldo Affinati
Scrittore, giornalista e docente. Finalista al premio Strega con L’uomo del Futuro, dedicato a don Milani. Ha fondato ed anima con la moglie, Anna Luce Lenzi, le scuole Penny Wirton dove si insegna gratuitamente l’italiano ai migranti.

Don Bruno Bignami
Direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale sociale e il lavoro, già presidente della Fondazione don Primo Mazzolari.

Don Paolo Cugini
Teologo, filosofo, ma soprattutto prete fra l’Emilia e il Brasile. Una delle voci più originali e coraggiose della chiesa italiana di oggi, sempre in prima linea coi poveri, gli emarginati, e gli esclusi.

Andrea Monda
Direttore dell’Osservatore Romano, saggista. Noto al grande pubblico come animatore della trasmissione di TV2000 Buongiorno Professore.

Mons. PierAngelo Sequeri
Prete milanese ed una tra le voci più innovative della teologia italiana e internazionale, musicista, compositore e autore di alcune dei più noti ed amati inni liturgici contemporanei, tra cui Symbolum 77 (“Credo in te Signore, nato da Maria”).

Bruno Tabacci
Già Presidente della Regione Lombardia e sottosegretario all’Economia del Governo Draghi, rappresentante di spicco del cattolicesimo democratico italiano nel Parlamento Italiano.

Di seguito la locandina dell’evento con il programma dettagliato.